Città di antica fondazione le probabili origini greco-sicule, viene chiamata MOTYCA dai Romani, ai quali succedono i Bizantini.
Alle invasioni barbariche di Vandali, Eruli e Goti
seguono i Saraceni che intorno all’844 d.c. espugnano la città sotto il
comando di AL FAND I BN GAFAR AL HAMDANI.
Sotto gli arabi il centro ibleo prende il nome di MOHAC. Dopo circa due secoli di dominazione islamica nel 1091,i Normanni la conquistarono. Dopo alterne vicende, Modica passa agli Angioini e successivamente agli Aragonesi.Dal 1296 appartiene ai CHIARAMONTE che la possiedono per circa un secolo.
Questo periodo rimane, senza dubbio, il più interessante da un punto di vista culturale di tutta la storia modicana.
I Chiaromonte fanno erigere castelli, palazzi, chiese che testimoniano il loro gusto dal quale nasce lo stile architettonico ancora oggi chiamato CHIARAMONTANO.
Ai Chiaramente Succede la famiglia di origine spagnola dei CABRERA e poi quella degli HENRIGUEZ. Nel 1720, Modica venne ceduta all’Austria.
Dal1926 fa parte della provincia di Ragusa.
La città odierna,di aspetto tipicamente barocco(essendo stata ricostruita dopo il terremoto del 1693), si presenta divisa in due aree, Modica Alta e Modica Bassa.
Modica Alta è caratterizzata dall’imponente presenza della CHIESA DI S. GIORGIO con la sua facciata campanile insolitamente alta nella parte centrale che si affaccia su di un’imponente scalinata composta da ben 250 gradini.
Originaria della prima metà del XVII secolo, viene danneggiata dal sisma del 1693 in maniera talmente seria da essere riedificata in base ad un nuovo progetto di ROSARIO GAGLIARDI.
Quest’ultima, vero prodigio dell’architettura del 700, si inerpica fino alla chiesa con quattro rampe che formano un calice;le rampe sono interrotte ad intervalli regolari da quattro spiazzi, ottimi per il riposo durante la faticosa salita ed utili per poter ammirare man mano che si sale,panorami sempre più ampi della città bassa e visioni sempre più complete della facciata della chiesa.
Quest’ultima, caratterizzata dalla convessità della parte centrale che crea un elegante senso di movimento, si eleva su tre livelli di cui il primo, coronato da una balaustra, ripropone la struttura interna a cinque navate.
Il prospetto, scandito nella parte centrale da più ordini di colonne aggettanti ovvero libere, tende con una spinta ascensionale verso il culmine della torre campanaria che svetta dal corpo centrale.
La chiesa di San Pietro sorge nel cuore della città bassa.
E’ caratterizzata da una facciata dalla superficie piatta a due ordini dalla quale sporgono delle paraste(pilastri a profilo piatto dotati di base e capitello).
L’edificio, di origini trecentesche, si erge in cima ad una scalinata ornata dalle statue dei Dodici Apostoli.
L’architettura dell’edificio non presenta caratteri stilistica unitari, essendo il risultato di due momenti progettuali.
Il primo ordine,infatti, denota caratteri secenteschi nel disegno dei portali, nei motivi decorativi delle colonne e delle trabeazioni; il secondo ordine, invece, riferito alla seconda metà del settecento: gli elementi stilistici della finestra e delle volute di raccordo ci indirizzano verso un gusto rococò.
Nonostante i tempi e gli stili diversi, la facciata si presenta elegante e raffinata.