Città nuova, nata dall’antica AKRAI, colonia fondata dai siracusani (quindi subcolonia) nel 664 a.C., Palazzolo occupa, nel cuore dei MONTI IBLEI, un altopiano che domina le gole dell’alta valle dell’Anapo.  

L’ Antica Akrai 

Sulla cima della collina, dove si trovava l’acropoli, si può vedere un piccolo TEATRO GRECO, in pietra bianca. Contigue al teatro due LATOMIE (cave) di epoca greca che sono state trasformate dai bizantini in catacombe. 

La Citta’ Moderna 

Riedificata nel settecento, possiede parecchi edifici barocchi. La chiesa di S. SEBASTIANO, alla sommità di un’ampia e ripida scalinata, presenta una facciata campanile in pietra calcarea, riccamente scolpita e composta da tre ordini decrescenti che culminano in un campanile.

La chiesa di S. PAOLO, teatrale espressione del barocco locale, forse opera di VINCENZO SINATRA, è caratterizzata da una facciata a torre che si sviluppa in tre ordini: in basso, si evidenziano singolarmente, quattro arcate e un portico centrale. Nel secondo ordine, un altro portico accoglie scenograficamente un gruppo scultoreo che rappresenta il Cristo nell’atto di benedire. Nel terzo ordine si trovano il campanile ed alcune statue. La chiesa dell’ANNUNZIATA, del 1400, ma rifatta nel XVIII secolo, si propone come una delle più deliziose e solari espressioni del fiorito barocco della Sicilia sud-orientale. Dovuto al gusto dell’architetto locale, MATTEO TRAINISI, è caratterizzata da un festoso portale intagliato in una pietra che ha il colore del grano maturo ed arricchito da due coppie di colonne trasversali.

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