Di origini greche, TAURMENION, viene fondata nel 358 a.C. da Andromaco, in seguito alla decadenza della colonia calcidese di Naxos, distrutta dal tiranno siracusano DIONIGI nel V secolo a.C.Divenuta in breve tempo un satellite di Siracusa, le rimane fedele sino alla prima colonizzazione romana, avvenuta attorno al III secolo a.C.Al declinare di Siracusa, Taormina diventa capitale della Sicilia bizantina sino alla conquista da parte degli Arabi, avvenuta agli inizi del X secolo ed alla quale segue una grande prosperità nel periodo normanno.Nel Settecento la città diventa meta di esigenti e facoltosi viaggiatori europei attratti dalla sua storia e dalla bellezza del suo paesaggio. 

Il teatro Greco

Greco in origine, viene trasformato ed ingrandito in epoca romana. Il teatro è costruito sfruttando la naturale conformazione del terreno; infatti alcuni grdini della cavea sono ricavati direttamente dalla roccia. I Romani eliminano le prime file di gradini per trasformare l’orchestra in arena (circolare), più adatta ad ospitare i giochi circensi, aggiungendo un corridoio o per l’entrata dei gladiatori e delle belve feroci. 

Piazza IX Aprile 

E’ una deliziosa piazzetta a balcone sul mare. Gli altri tre lati sono racchiusi dalla Chiesa di San Giuseppe (XVII secolo) dalla facciata barocca e dal campanile a bulbo, dalla CHIESA di SANT’AGOSTINO, costruita nel 1448  e oggi sede della Biblioteca comunale,e dalla TORRE dell’OROLOGIO, costruita tra l’XI e il XII secolo. 

Piazza Duomo 

 E’  caratterizzata dalla presenza, al centro, di una FONTANA BAROCCA eretta ne 1635 per sottolineare lo spazio della piazza, attraverso il dinamismo dei tre ordini concentrici. La centauressa bipede, che si nota alla sommità, assurge a simbolo della cittadina. Frontalmente alla fontana sorge il Duomo, costruzione risalente al XIII secolo, e dedicata a San Nicola di Bari. La facciata, molto semplice, è ornata da un portale rinascimentale tra due monofore e sovrastato da un rosone. Il coronamento a merli, le ha valso il nome di cattedrale-fortezza.

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