La moneta unica è una tappa fondamentale di un percorso iniziato alla fine della Seconda guerra mondiale,quando alcuni Paesi gettarono le fondamenta per un'altra Europa, basata sulla cooperazione. Nel 1957 Italia, Francia, Germania e Benelux firmarono i Trattati di Roma che diedero vita alla Comunità Economica Europea.

Dal 1999 i cittadini dell'Unione europea si sono portati verso un'unica moneta che sostituirà completamente le valute nazionali. E' un passo verso un' Europa più forte e dinamica, in grado di cogliere le sfide del futuro.

Avremo tempo di abituarci ai nuovi prezzi. Le società che forniscono servizi pubblici (posta, telefoni, gas ed energia elettrica, acqua, eccetera) hanno già cominciato, a scrivere l'importo in euro sulle bollette nel periodo di transizione che è cominciato nel 1999 e finirà nel 2002.

Si prevede che un numero sempre crescente di negozi e supermercati userà il doppio prezzo già in questo periodo. Dal primo gennaio 2002 invece tutti i punti vendita esporranno i prezzi in euro, lo stesso dovrebbe accadere per fatture e scontrini. Per facilitare il calcolo della conversione lira/euro il ministero del Tesoro e del Bilancio metterà a disposizione dei cittadini strumenti adeguati.

Nel maggio del 1998 il Consiglio europeo ha deciso quali sono i Paesi che avrebbero fatto parte del l'Unione monetaria ,in relazione agli sforzi complessivi che ogni Stato ha attuato per risanare la propria economia. In questo modo le monete partecipanti saranno legate fra di loro con un cambio fisso. 

Al più tardi, il primo gennaio 2002 avremo in mano le monete e le banconote in euro e comincerà il ritiro graduale delle monete nazionali Per questa data però l'euro non sarà più uno sconosciuto: nei tre anni di transizione infatti le grandi aziende di pubblici servizi, le banche, le assicurazioni e un numero crescente di esercizi commerciali daranno modo ai consumatori di "allenarsi" a pensare in euro. 

Al più tardi il primo luglio la lira andrà fuori corso e tutti i cittadini europei avranno le stesse banconote e monete in tasca. 

Le banconote in euro esistono già come bozzetti. I tagli sono sette: 5,10,20,50,100, 200 e 500 euro. I biglietti hanno dimensioni e colori diversi con elementi in rilievo per i non vedenti. Le immagini delle banconote rappresentano ponti, archi e portali dell'architettura europea senza però raffigurare monumenti ed opere esistenti. Saranno uguali in tutti i Paesi. 

Le monete, invece, saranno da 1 e 2 euro e da 1,2,5,10,20 e 50 centesimi. Una faccia sarà uguale in tutta Europa, l'altra avrà simboli scelti da ogni Paese. Il valore dell'euro è stato stabilito il primo gennaio 1999 in relazione al valore dell'Ecu al 31 dicembre 1998.

Il simbolo dell'euro è una E tagliata da due tratti orizzontali paralleli e si ispira all'epsilon greca, che rimanda al contempo alla culla della civiltà europea e alla prima lettera di Europa. I due tratti paralleli rappresentano invece la stabilità della moneta. L'abbreviazione ufficiale è EURO, registrata presso l'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO), e sarà utilizzata nelle transazioni e a fini finanziari e commerciali, al pari di sigle come ad esempio 'FRF' (franco francese), 'DEM' (marco tedesco), 'GBP' (lira sterlina) e 'BEF' (franco belga).

Gli obiettivi e le prospettive dell'Unione

Nel corso della sua breve storia l'Unione Europea si è straordinariamente sviluppata sul piano geografico - essa conta attualmente quindici Stati membri- e sul piano politico e istituzionale. I suoi trattati fondatori del 1957 sono stati riveduti tre volte: nel 1987 (Atto unico), nel 1992 (Trattato sull'Unione europea) e nel 1997 (Trattato d'Amsterdam). "Un'unione sempre più stretta fra i popoli dell'Europa, in cui le decisioni siano prese il più vicino possibile ai cittadini": questa è la finalità essenziale dell'Unione europea, basata sulla promozione di un progresso economico e sociale equilibrato e durevole, sull'affermazione dell'identità europea nel mondo e sull'instaurazione di una cittadinanza europea per i cittadini dei suoi paesi membri. L'Unione europea ha la sua bandiera, il suo inno e celebra il 9 maggio come festa dell'Europa. 

Per i prossimi anni, i principali obiettivi dell'Unione riguardano:

Diritti dei cittadini

L'Unione europea ha conferito gradualmente ai cittadini una serie di nuovi diritti di cui possono chiedere la tutela ai giudici nazionali e alla Corte di giustizia delle Comunità europee. Tali diritti - che la Corte di giustizia ha sempre considerato principi fondamentali che le istituzioni europee devono garantire - sono stati inseriti nel trattato man mano che lo sviluppo delle attività dell'Unione lo rendeva necessario: al divieto di qualsiasi discriminazione legata alla nazionalità - già previsto dal Trattato di Roma nella parte relativa alla libera circolazione dei lavoratori - si sono via via aggiunti con l'Atto unico (1987) e con i Trattati di Maastricht (1992) e di Amsterdam (1997) altri diritti riconduci bili a tre categorie principali:

Il rispetto di questo sistema di diritti conferiti alle persone in generale e ai cittadini europei in particolare è una condizione indispensabile per lo sviluppo democratico dell'Unione Europea.

In aggiunta a tali diritti, formalmente riconosciuti, il Trattato di Amsterdam riconosce implicitamente la legittima aspettativa dei cittadini europei circa un intervento dell'Unione nei settori che destano le loro preoccupazioni. 

Statistiche

Eurostat l'Istituto statistico delle Comunità europee a Lussemburgo, ha il compito istituzionale di fornire all'UE un servizio statistico di qualità. Eurostat riceve i dati statistici, raccolti in base a regole uniformi, dagli Istituti nazionali di statistica degli Stati membri dell'UE. Previsto consolidamento e armonizzazione, Eurostat li mette a disposizione del pubblico sotto forma di pubblicazioni stampate o elettroniche o di comunicati stampa. I dati sono disponibili direttamente dalla rete Data Shop nonché presso la rete di distribuzione dell'EUR-OP.

Pubblicazioni, basi dati e documenti 

Le pubblicazioni di carattere generale sull'Unione europea sono disponibili gratuitamente. La Gazzetta Ufficiale , altri documenti ufficiali , pubblicazioni specializzate , basi dati d'interesse professionale possono essere ordinate all'EUR-OP. Questi documenti possono ugualmente essere consultati presso i centri d'informazione creati nei vari Stati membri.

Quindici Stati membri 

All'origine erano sei. Poi nove, dieci, dodici e oggi quindici paesi europei riuniti per realizzare insieme l'Unione europea. Quindici diverse nazioni impegnate a costruire insieme un futuro comune.

Mutui 

Farsi prestare i soldi per comprare una casa, un' autovettura o qualsiasi altro bene, sarà più semplice perché i tassi di interesse si manterranno a livelli più bassi e ci sarà più concorrenza tra le banche italiane e straniere. Chi ha il mutuo in Ecu lo vedrà trasformato in una pari quantità di euro agli stessi tassi previsti dal contratto. Non sarà più soggetto alle oscillazioni del passato perché i cambi dal 1° gennaio 1999 sono fissi.

Cosa devono sapere le imprese e i lavoratori… 

La stabilità dei prezzi e dei tassi d' interesse agevolerà gli investimenti delle aziende che potranno così migliorare le proprie capacità di produzione, con riflessi positivi anche per l' occupazione. Anche lo Stato che spenderà meno nel deficit e debito pubblico potrà investire risorse preziose altrove. Le imprese non dovranno più fronteggiare le attuali spese per le assicurazioni contro i rischi di cambio, ne faranno più i conti con i costi per comprare e vendere le diverse valute. Allo stesso tempo, però, l' euro sarà uno stimolo a migliorare la competitività, perché un unica moneta consentirà di capire meglio dove l' offerta è più conveniente.

 ... e i consumatori 

I consumatori, anche attraverso le loro organizzazioni, avranno un ruolo fondamentale nel prevenire comportamenti inflazionistici controllando, soprattutto nel periodo di transizione (cioè tra il 1999 ed il 2002), che non vengano effettuati arrotondamenti al rialzo nel cambio Già dal primo gennaio 1999 l'euro è stata una valuta a tutti gli effetti. Non circoleranno ancora monete e banconote ma potrà essere utilizzato per qualsiasi operazione che non prevede pagamenti in contanti:assegni, bonifici bancari, carte di credito, bancomat, fatture, contabilità. La lira e le altre valute nazionali saranno "pezzi di euro", cioè sue parti non decimali; il tasso di cambio tra euro e valute nazionali sarà irrevocabilmente fisso.

Amira Hashish