Le ragioni dell'introduzione

I Paesi membri dell’Unione Europea sono alle soglie di un evento epocale, l’introduzione di una moneta che sostituirà le singole valute nazionali: l’euro.

L’idea di un’unione non solo economica ma anche monetaria (UEM) risale alla fine degli anni sessanta. Già allora era stata percepita la necessità di realizzare una moneta unica come completamento logico ed indispensabile di un vasto mercato interno senza frontiere, caratterizzato dalla libera circolazione di persone, di beni e di capitali.

Oggi quell’idea diviene realtà. Una comunità di 370milioni di persone e di oltre 15milioni di imprese trarrà benefici dai molteplici vantaggi connessi alla semplificazione delle transazioni, all’abolizione dei costi per operazioni di cambio, alla creazione di un ambiente economico più stabile.

L’euro sarà la moneta di un’area economica e finanziaria vasta e fortemente integrata, divenendo una nuova valuta di riferimento a livello mondiale, una significativa alternativa al dollaro statunitense e allo yen giapponese.

Cosa cambia nell'economia e nella vita quotidiana

Doppi prezzi, ancora incertezza. Sono soprattutto i commercianti a temere l’imposizione di una doppia prezzatura (euro e valuta locale) anche nella fase transitoria. Allo stato attuale non è previsto nessun obbligo, ma si confrontano in sede europea due posizioni antitetiche. Da una parte i movimenti per i consumatori sostengono che la trasparenza e l’informazione dei consumatori sono essenziali per il buon successo del passaggio alla moneta unica. Per garantire questi due elementi ritengono che sia opportuno un periodo di doppia prezzatura obbligatoria e standardizzata a partire da un anno prima dell’introduzione delle banconote e per l’intero anno a seguire, in modo da accompagnare tutti i consumatori, ed in particolare le fasce più deboli, all’interno di questo nuovo "mondo dei valori". All’opposto le associazioni dei commercianti che richiedono la massima libertà al mercato: trasparenza e informazione secondo loro possono essere meglio garantire e con costi enormemente inferiori affidandosi alle forze di mercato e della libera concorrenza tra imprese che avranno in prima persona interesse a mostrarsi attente alle esigenze dei clienti, sviluppando le soluzioni che ritengono più opportune. In un recente documento sugli aspetti pratici della transizione ancora aperti la Commissione ha stabilito che quello della doppia prezzatura è un tema che deve essere ulteriormente esaminato.

La Commissione ritiene che la doppia esposizione dei prezzi sia un elemento essenziale, seppur non il solo, per preparare opportunamente i cittadini all’arrivo della moneta unica. D’altra parte non ritiene che l’adozione di provvedimenti legislativi vincolanti in tal senso sia opportuna. Per questa ragione si limita a proporre delle Norme di buona pratica che sostanzialmente prevedono in caso di doppia esposizione: