Tenuto conto che dal 1°gennaio 2002 le aziende dovranno necessariamente tenere la contabilità in euro.

Dal 2002 tutte le aziende dovranno obbligatoriamente redigere il bilancio in euro, mentre nella fase transitoria ognuna potrà scegliere quando introdurre questo cambiamento. In ogni caso, una volta deciso di passare al bilancio in euro non sarà più possibile tornare alla redazione in lire, essendo tale decisione irrevocabile e irreversibile.

Le aziende sceglieranno di passare anticipatamente al bilancio in euro in funzione del loro grado di internazionalizzazione, dell’abitudine alla gestione di più valute, della disponibilità di personale esperto, della possibilità di intrattenere rapporti in euro con i propri interlocutori (stato, clienti, fornitori, Enti locali) già nella fase transitoria. Va considerato inoltre che a partire dal 2002, sarà obbligatorio convertire in euro anche il bilancio dell’anno precedente ai fini della comparabilità dei dati.

I costi legati all’introduzione della moneta unica sono in genere assimilabili a costi ordinari; non sono quindi classificabili come componenti straordinarie di reddito e solo alcuni di essi possono essere capitalizzati. E’ tuttora al vaglio la possibilità di effettuare accantonamenti a fronte di tali spese.

L’introduzione dell’euro avrà invece un minore impatto sul Conto Economico e sullo Stato Patrimoniale, trattandosi di una semplice operazione di conversione contabile.