Il completamento del mercato interno dell'UE rappresenta da molti anni un ambito di impegno fondamentale per le Istituzioni comunitarie con lo scopo di realizzare uno spazio integrato con la massima libertà per i flussi economici e il movimento delle persone. La Commissione europea pubblica una relazione annuale sul funzionamento del mercato interno con lo scopo di offrire elementi utili per una valutazione circa l'andamento del processo di completamento del mercato interno e circa i principali problemi che ne ostacolano il buon funzionamento. Esso non vi è alcun dubbio sul fatto che il completamento e il buon funzionamento del mercato interno, finalizzati alla creazione nell'Unione di un vero e proprio "mercato unico", rappresentano una delle chiavi di volta del processo di integrazione europea. L'importanza della realizzazione di tale mercato è duplice: da un lato, solo un mercato interno coeso può garantire un pieno successo al processo di unificazione monetaria, d'altro canto i guadagni di efficienza, e dunque di competitività resi possibili dalla realizzazione di tale mercato promuovono benessere, occupazione e sostenibilità delle politiche sociali. In particolare la terza relazione annuale della Commissione sul mercato interno, che si riferisce al primo anno di piena operatività della attuale Commissione europea, sembra cogliere appieno queste tematiche, articolando lo schema generale del documento su sei linee direttrici di impostazione delle politiche attinenti, coerenti con una lettura moderna e dinamica del processo di unificazione economica dei Paesi membri. Le informazioni e le analisi contenute nella Relazione consentono inoltre una valutazione adeguata dei processi compiuti e dei problemi ancora aperti. Da un punto di vista strettamente tecnico va condiviso il giudizio della Commissione secondo cui il mercato interna funziona, soprattutto in considerazione del fatto che a partire dal 1ø gennaio 1995 l'adesione di tre nuovi Stati non sembra aver causato un peggioramento del livello di integrazione raggiunto, grazie all'azione di dialogo a tal fine intrapresa. Tale azione ha assicurato il recepimento delle direttive comunitarie nel diritto nazionale dei quindici Stati membri, tramite l'adozione del 93 per cento delle misure nazionale necessarie. L'operazione di completamento del mercato interno e il conseguente abbattimento dei costi legati a sprechi e inefficienze è uno strumento chiave per rilanciare la competitività del sistema economico europea e dunque per generare crescita non inflazionistica. In aggiunta il mercato interno ricopre un ruolo essenziale per sostenere il "patto di fiducia" proposto dalla Commissione per affrontare il grave problema della disoccupazione nell'EU dato che, oltre a generare crescita, e dunque a promuovere la sostenibilità delle politiche del lavoro. Tali fenomeni avrebbero infatti conseguenze assai negative. Il corretto funzionamento del mercato interno è un fondamentale strumento di prevenzione di shock asimmetrici che possono colpire l'EU dopo che il processo di unificazione monetaria sia iniziato.