wpe1C.jpg (3934 byte)L'Uem comprende ben 360 milioni, che, come si è detto, devono affrontare la difficoltà pratica di abituarsi a considerare i costi di prodotti e servizi con i decimali, cosa certamente non facile, soprattutto per certe fasce della popolazione come gli anziani e le persone parzialmente alfabetizzate.

Ma ci sono anche altri fattori psicologici da superare.

Gli esperti sostengono come da un lato vi sia il rischio di un effetto di ricchezza, nel senso che il prezzo in Euro dei prodotti possa indurre all’errata sensazione di pagarli poco o niente e quindi si sia stimolati a fare acquisti aggiuntivi, non strettamente necessari e dall’altro lato esista il pericolo di un effetto di povertà che, alla vista di uno stipendio o di una pensione di poche centinaia o migliaia di Euro, condizioni in senso restrittivo gli acquisti.

Con il tempo e l'uso della nuova moneta, tuttavia, questi impacci possono essere rimossi e si rientrerà nella normalità.

Con l'Uem l’allargamento del mercato dell'euro determina una maggiore trasparenza dei prezzi, un aumento della concorrenza e bassi tassi di interesse.

Ci sarà una maggiore trasparenza perché, scomparendo il problema dei cambi delle valute, il confronto dei prezzi nell'ambito dell’Uem risulta più semplice ed immediato, soprattutto per i beni non deperibili o standardizzati, come l'elettronica, gli elettrodomestici, gli utensili, le automobili, gli abiti, eccetera.

Ma questo vale anche per i prodotti alimentari semidurevoli e preconfezionati.

Ad ogni modo, i consumatori debbono tenere presente che, soprattutto in questa fase, possono avvalersi, per i problemi specifici, della consulenza tecnica e legale delle loro associazioni, molto attive e presenti su tutto il territorio nazionale.