wpe1F.jpg (6796 byte)Le banche

Per il sistema bancario europeo, ma soprattutto per quello italiano particolarmente esteso e radicato nel territorio, il passaggio all’Euro presenta aspetti abbastanza delicati, che potrebbe portare a una selezione o comunque a un processo di specializzazione e di mutamento di strategie.

Nel mercato più ampio e più concorrenziale dell'Uem, infatti, è importante per gli istituti di credito, in questo fase di cambiamento, non rassegnarsi ad adeguamenti limitati alla gestione della moneta unica europea, ma darsi progetti proiettati a guadagnare quote di mercato, con le riorganizzazioni strutturali adeguate.

Si tratta di vedere se le nostre banche, abituate per cultura a operare prevalentemente sul mercato interno e a volte su realtà locali particolari, sappiano puntare su questo secondo ambizioso obiettivo.

Col 1° Gennaio 1999 gli istituti di credito devono essere comunque preparati a gestire in Euro le operazioni bancarie delle aziende loro clienti, anche perché da questa data i mercati valutari e dei capitali sono già tenuti a usare l'Euro.

In questa fase di transizione è possibile compiere le operazioni seguenti:

Depositi bancari

Ogni conto corrente o deposito bancario, già aperto già o che si intenda aprire nel periodo di transizione, resta viene denominato in lire, salvo vi sia richiesta specifica del titolare di volerlo in Euro.

Con il 1° Gennaio 2002, nei Paesi membri dell'Uem tutti i conti e depositi vengono convertiti automaticamente in Euro.

L'investimento a lungo termine

Non c'è alcuna motivo per considerare non consigliabile un investimento a lungo termine in valuta dei Paesi membri dell'Uem nella prospettiva della conversione in Euro.

Le condizioni economiche che il Trattato di Maastricht richiede per l'ingresso nell'Uem costituiscono garanzie di stabilità per la nuova moneta.

Azioni

Il calo dei rendimenti dei titoli di stato dovrebbero portare a far rimuovere la ritrosia dei risparmiatori italiani nei confronti degli investimenti azionari, che all’estero nel lungo termine hanno avuto medie di rendimento superiore a quello delle obbligazioni.

Con l'avvento dell'Euro e la conseguente previsione di una rassicurante stabilità monetaria, anche la borsa italiana si presuppone un periodo favorevole.