wpe1E.jpg (4315 byte)Secondo Edward Luttwack, politologo e superconsulente americano, con l'Euro "l’Italia finirà come nel 1940".

"L'unione europea - continua di Luttwack – fa un ottimo lavoro quando si esercita in negativo, cioè quando elimina dazi, differenze legislative o dogane. Ma nell'azione in positivo è un disastro. Lo stesso vale per la moneta unica".

Il dilemma che sta alla base del dibattito sull'Euro è quello tra una economia dominata da una moneta forte, anzi fortissima, blindata anche a costo di un’alta disoccupazione e di una produzione industriale congelata oppure un’economia dove un po' d’inflazione sia tollerata in nome della necessità di posti di lavoro.

Luttwack insiste: "Ma cosa avete voi italiani da guadagnare ad entrare nell'Europa monetaria tra i primi? Non vi serve una moneta fortissima unita a una disoccupazione alta, perché i vostri investimenti all’estero non sono una cosa rilevante.

Voi dovete esportare e produrre. Il 30% delle vostre esportazioni va fuori dall'unione europea. Invece, vi fate condizionare dai banchieri centrali, che sono come gli esorcisti: vedono il diavolo, in questo caso l’inflazione, dappertutto".

Infine: "Italia riuscirà ad entrare nell’Euro soltanto perché Francia e Germania sono pronte ad accettare anche i trucchi statistici pur di aprirvi la porta. Vi accetteranno turandosi il naso e imponendovi un rapporto lira\euro molto svantaggioso".