Anche allo sportello l’ora zero della moneta unica scoccherà il primo gennaio 1999.  L'Abi, infatti, ha attivato uno specifico accordo, detto Accordo interbancario sulla transizione all'Euro, che impegna tutte le banche e i soggetti non bancari interessati al trasferimento di pagamenti (dai bonifici ai bancomat) a trattare tutte le disposizioni in euro già a partire dal primo gennaio (in realtà l'esordio scatterà il 4 gennaio, primo giorno lavorativo) e quindi durante la fase transitoria che durerà tre anni sotto l’egida del principio no compulsion-no prohibition (nessun obbligo, nessun divieto). Senza questo accordo le banche avrebbero potuto, con un'interpretazione a loro favorevole del principio, rifiutarsi di accettare, nel periodo transitorio, pagamenti o incassi in euro. 

Quindi nel periodo transitorio - e solo durante questo - ci sarà una doppia moneta di conto (appunto lira ed euro) nella quale regolare le diverse operazioni bancarie.

 Conti correnti

Durante il regime della doppia moneta di conto, il cliente dovrà avere la possibilità di effettuare incassi e pagamenti (non in contanti) in lire o in euro. Il suo conto corrente, conseguentemente, dovrà essere denominato nelle due valute e consentire conteggi di interessi e operazioni di cambio con divise non comprese nell’area della moneta unica sia versus lira sia versus euro. Se un cliente vorrà mantenere fino all'ultimo il suo conto in lire e riceverà una somma in euro, la banca dovrà convertire automaticamente l'euro in lire al tasso unico, fisso e irrevocabile (stabilito il 31 dicembre 1998) con il quale la lira è entrata nel sistema della moneta unica. L'operazione non sarà gravata da alcuna spesa.

 Estratti conto

Lo Schema nazionale di piazza, una pubblicazione del Comitato euro-ministero del Tesoro che aiuta il sistema finanziario nella sua fase di transizione, lascia alle banche la piena libertà nella pubblicazione dei fogli informativi. A seconda dei servizi erogati, ogni banca potrà scegliere se stampare la modulistica in lire, in euro o con la doppia indicazione dei prezzi. Le banche dovranno comunque preoccuparsi di essere trasparenti nella comunicazione delle lettere contabili. Qualunque sia la denominazione del conto, i movimenti saranno registrati nella stessa unità di conto. Ma, per abituare il risparmiatore alla moneta unica, saranno segnalati gli importi sia in lire sia in euro, con l'indicazione del tasso di conversione.

 Acquisto di titoli

Dal primo gennaio 1999 i Governi dei Paesi aderenti all’Unione europea emetteranno titoli del loro debito in euro e convertiranno le emissioni precedenti. Il risultato di questo Big Bang sarà la nascita immediata di un mercato euro liquido ed efficiente all’interno del quale verranno regolate tutte le transazioni. Nessun cambiamento si verificherà invece per le condizioni al servizio dell’emissione. In caso di tasso fisso, questo verrà mantenuto anche dopo la conversione. In caso di tasso variabile, sarà invece conservato lo stesso parametro di riferimento. Quanto infine alle emissioni private, l’orientamento di massima è quello di un rimborso in lire fino al giugno 2002 e di una conversione di capitale e cedole in euro a partire dal luglio 2002.

 Bonifici

Nel periodo transitorio sarà possibile operare utilizzando lire o euro. Nell’estratto conto verranno riportati gli estremi dell’operazione in lire con l’eventuale conversione in euro. Con il nuovo sistema europeo di trasferimenti denominato Target (Transeuropean Automated Real-time Gross-settlement Express Through, Trasferimento automatico in tempo reale di pagamenti lordi tra i Paesi europei) le oggi gravose commissioni e spese dovrebbero ridursi.

 Assegni

A differenza del conto corrente che sarà unico, i carnet saranno distinti per lire ed euro. Una vistosa immagine dovrà permettere agli utenti di distinguere facilmente il libretto degli assegni per le lire da quello utilizzabile per l’euro. Se un cliente vorrà convertire il suo conto da lire in euro, la maggioranza delle banche si è impegnata a mantenere lo stesso numero di conto per evitare un inconveniente: il numero di conto stampato sul libretto degli assegni, per motivi di sicurezza, non può essere modificato. Nella fase transitoria, gli assegni circolari potranno essere emessi in lire o in euro e le banche dovranno preparare nuovi assegni in euro, disegnando moduli ben differenziati. Naturalmente l'assegno potrà essere riscosso in contanti solo in lire fino a che la moneta europea non verrà stampata e messa in circolazione a partire dal primo gennaio 2002.

Carte di credito/debito

Le carte di credito e quelle di debito, come il bancomat, saranno abilitate a operare in doppia valuta dal primo gennaio 1999. Gli acquisti potranno quindi essere effettuati sia in lire sia in euro, mentre gli sportelli bancomat potranno erogare, nel periodo di transizione, solo lire. In quel periodo, infatti, l'euro non esisterà fisicamente. Dal primo gennaio 2002, tutti i cash dispenser saranno in grado di erogare la nuova valuta. Non sarà necessario cambiare la carta magnetica: se la sua validità sarà a cavallo dei due periodi, la carta passerà automaticamente a erogare valute diverse.

Nel periodo di transizione, per le carte di credito che prevedono un tetto massimo di spesa sarà necessario adeguare sia i terminali Pos sia le procedure di gestione. I terminali dovranno permettere la digitazione in lire o in euro ed evidenziare sul display il doppio importo. Le procedure di gestione dovranno autorizzare pagamenti in valuta diversa da quella del tetto di spesa e cambiare la rendicontazione. Sull'estratto conto della carta i pagamenti saranno rappresentati in entrambe le divise e gli importi saranno addebitati nella valuta de conto di appoggio. L'eventuale conversione da parte della banca non comporterà alcun costo aggiuntivo.