Organizzazione e strategia

Con l’euro, si svilupperanno gli scambi e gli investimenti transfrontalieri, con il conseguente aumento della pressione concorrenziale. Ci sarà una maggiore trasparenza dei prezzi e quindi l e imprese non potendo più godere dei vantaggi di cambio, dovranno puntare tutto sull’efficienza e sul marketing. La concorrenza si farà anche sulla capacità delle aziende di informare i consumatori, per esempio, attraverso la doppia indicazione dei prezzi. Questo genere di cambiamenti si presenterà alla fine del periodo di transizione, ma è bene che le aziende predispongano le loro strutture fin da ora per approfittare dei vantaggi della moneta unica.

 Tesoreria e finanza

Dal 1999 al 2002 le aziende potranno stabilire quale approccio adottare per la transizione, cioè se usare subito l’euro come moneta per le transazioni. Esse devono tenere presente che l’orientamento italiano è l’opzione totale: le società avranno il diritto di redigere la contabilità, convertire il capitale sociale, presentare le dichiarazioni fiscali ed effettuare i pagamenti in euro o in valuta nazionale a partire dal ’99. Così come potranno emettere azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari in euro. Scegliere la lira o l’euro non comporta l’eliminazione della moneta scartata che verrà trattata come una qualsiasi moneta straniera, poiché sul mercato vi sarà chi opererà in lire e chi lo farà in euro.

Tutte le imprese dovranno convertire debito e azioni denominate nelle monete che partecipano all’Uem fin dall’inizio del 2002, quando le valute nazionali non avranno più corso. Ma sarebbe opportuno convertirle più presto per cogliere il vantaggio di mercati più profondi. Nel momento in cui faranno questa operazione, talune società potrebbero trovare che l'arrivo della moneta unica cambi la loro posizione fiscale.
Ciò potrebbe avvenire a causa della conversione di un profitto o una perdita incerta in una certa, cristallizzando cioè il profitto o la perdita per scopi fiscali.

Come passare dalla moneta nazionale all'Euro nella redazione dei bilanci?
Cosa deve fare il tesoriere?

Per riassumere, dunque, i compiti più importanti di questa area aziendale sono:

Gestione e formazione del personale

Il passaggio all’euro impone alle aziende un ripensamento sulla propria organizzazione, anche perché l’allargamento dei mercati delle esportazioni impone nuove decisioni sulla consistenza e l’ubicazione del personale di vendita. In ogni caso, in questi mesi di preparazione alla transizione, l’impresa deve porsi alcuni obiettivi affinché l’operazione euro non eserciti un impatto destabilizzante sugli equilibri interni.

In particolare il suo compito è quello di:

Tecnologia dell’informazione

L’impatto del passaggio alla moneta unica sui sistemi informativi interni impone una serie di adattamenti che va a incidere anche sui costi che l’azienda deve affrontare. Ai fini dell’adeguamento, i compiti principali sono il riesame e l’elenco di tutti i progetti riguardanti il sistema informatico, una valutazione dell’impatto che l’euro avrà sui progetti attuali e futuri e la eventuale modifica di certi progetti ed eventualmente la scelta di programmi diversi.