MOTIVI DELL'INTRODUZIONE DELLA MONETA UNICA

Quando, il 1° Novembre 1993, con il trattato di Maastricht la Comunità Europea diventò Unione Europea, uno degli obbiettivi principali era quello di introdurre una moneta unica per i paesi membri.

Non tutti i paesi dell'Unione Europea partecipano a questa unione monetaria. Solo 11 dei 15 paesi dell'Unione Europea sono attualmente in grado di cominciare ad usare l'euro.

Si tratta di:

La Grecia non ha soddisfatto i criteri economici per partecipare all'Unione monetaria.

Gli altri tre, Danimarca, Gran Bretagna e Svezia, per ora hanno deciso di non parteciparvi.

L'EURO E I CONSUMATORI

L'introduzione dell'euro comporterà per i consumatori soprattutto problemi di ordine pratico e pochi riflessi dal punto di vista economico. Il più grande ostacolo che essi dovranno affrontare sarà quello di adattarsi alla nuova unità monetaria.

Con l'introduzione dell'euro bisognerà abituarsi a ricalcolare i prezzi dei vari prodotti, abbandonando alcuni parametri di riferimento ormai abituali; punti fondamentali dell'iniziativa del gruppo euro del Comitato consumatori saranno l'avvio di un diffuso processo di informazione dei cittadini, l'istituzione di euro- osservatori sul territorio e la proposta di anticipare al 1° giugno 2001 l'obbligo di esposizione del doppio importo, in lire e in euro, di prezzi e tariffe.

L'EURO E LE FAMIGLIE

Naturalmente tutti dobbiamo porci il problema dell'euro, poiché rappresenta un cambiamento epocale che richiede un grande sforzo di adattamento anche in tanti piccoli gesti quotidiani e abitudinari come l'acquisto di un giornale e di un biglietto del tram, il bere un caffè al bar, il dare una mancia ecc. ecc.

È evidente come queste esigenze diventeranno effettive per il comune cittadino tra il 2001 e il 2002, quando la nuova moneta entrerà in circolazione per sostituire gradualmente le monete nazionali. Tuttavia, non sarà male prepararsi ad affrontarle per tempo.

L'EURO E LE IMPRESE

Si potranno scambiare merci, servizi e capitali all'interno dell'area euro, senza dover cambiare valuta per ogni operazione. Ciò favorirà senz' altro una più efficiente allocazione delle risorse che tenderanno chiaramente a spostarsi nel paese più competitivo. Aumenterà, conseguentemente, sia dal punto di vista economico che finanziario, la competitività tra i diversi mercati e, essendoci un'unica moneta, tutte le imprese avranno pari opportunità.

Uno dei benefici principali per i mercati italiani sarà senza dubbio la riduzione dei tassi d'interesse, dovuta soprattutto ad una eliminazione delle svalutazioni della lira conseguente alla stabilità dei tassi di cambio.

Tale riduzione, infatti, oltre a consentire una notevole diminuzione del debito pubblico stimola gli investimenti privati, essendo il costo del denaro più basso, favorendo lo sviluppo della produzione e dell'occupazione.

VANTAGGI E SVANTAGGI DELL'EURO

I principali vantaggi dell'euro offriranno maggiori scelte e maggiori opportunità commerciali alle piccole e medie imprese e le renderanno molto forti e competitive grazie a questi fattori: