Ricordo la bellezza, la potenza e l’entusiasmo dei miei 18 anni, accompagnate però dall’inquietudine e senso di distanza da ciò che mi avrebbe reso pienamente soddisfatta. Poi “casualmente” un amico mi presentò un insegnante di MT (Meditazione Trascendentale) e la mia vita cominciò ad acquisire un senso maggiore, avvicinandomi semplicemente a me stessa. Sono ormai 30 anni che la Meditazione o Raja Yoga (Yoga Regale) accompagna i miei passi sul sentiero della vita e da quest’anno ho voluto condividere questa preziosa esperienza con un certo numero di studenti dell’Istituto nel quale insegno da molti anni. Dal prossimo anno scolastico l’invito alla partecipazione al mio corso di Raja Yoga sarà esteso a tutte le classi quinte. Ad un educatore scolastico viene richiesta una buona preparazione nella propria disciplina ed una naturale capacità di esposizione dei diversi argomenti agli studenti, ma doti altrettanto fondamentali sono una grande attenzione, sensibilità e pazienza verso i propri ragazzi. Devo ammettere che la costante pratica della Meditazione nella mia vita non ha potuto che facilitarmi e sostenermi per questo importante compito.
Il vocabolo Yoga deriva dalla radice sanscrita Yug, che significa Unione. Conosciamo diversi tipi di Yoga, ma il Raja Yoga è il tipo di Yoga più accessibile ad un individuo occidentale, sia per i suoi contenuti che per la natura delle sue pratiche. Patanjali descrive le diverse parti del Raja Yoga ordinandole in ciò che definisce l’Ottuplice Sentiero:
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Yama (controllo di sé)
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Niyama (fedeltà alla propria morale)
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Asana (posizioni del corpo)
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Pranayama (controllo del respiro e del prana)
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Pratyahara (moderazione elle proprie passioni, introspezione)
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Dharana (concentrazione)
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Dhyana (meditazione)
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Samadhi (unione con il Divino)
Per un utile approfondimento in materia, invito alla lettura dei numerosi interessanti articoli all’interno del portale: www.yogavitaesalute.it
Al suo interno vengono descritte anche l’associazione Atman (della quale faccio parte) ed i diversi livelli di Meditazione. Il Primo Livello è proprio quello che propongo agli studenti dell’Istituto.
Gli oggettivi benefici del Raja Yoga sono scientificamente noti da molti anni e sono convinta che queste semplici tecniche possano riorientare questi giovani, figli della tecnologia. Bombardati fin dalla nascita da infiniti stimoli, si ritrovano spesso confusi e disorientati, incapaci di fissare l’attenzione verso un unico pensiero. Ciò rende chiaramente spesso difficile la capacità di attenzione e concentrazione durante le lezioni del mattino e nello studio pomeridiano. Le energie vengono quindi disperse…
Si rendono pertanto necessari un maggior silenzio ed una calma soprattutto interiori, che possono essere raggiunti da una maggiore conoscenza di se stessi che porta inevitabilmente alla consapevolezza delle proprie potenzialità.
E’ come un viaggio verso le proprie origini, purtroppo offuscate dalla confusione e rumore nel quale siamo, nostro malgrado, continuamente immersi.
Avete presente quei fastidiosi minuti che precedono l’inizio di un concerto di musica classica, nei quali ogni strumento si accorda singolarmente ma simultaneamente agli altri? Bene! Il Raja Yoga è come il Maestro che con un semplice gesto invita al silenzio e alla concentrazione l’intera orchestra affinché un unico suono armonioso e magico possa fluire nella sala. L’uomo è un essere con una struttura scheletrico-muscolare-chimica, ma anche psicologico-spirituale che lavorano in sinergia influenzandosi continuamente, poiché l’uomo è Uno ed Unico, un magico ed intonato accordo musicale…
Ogni giorno è un’avventura ed anche quest’esperienza con gli studenti della mia scuola mi ha aiutato ed aiuterà nel viverla. Alla fine dei precedenti corsi i miei ragazzi si sono detti soddisfatti e ciò mi spinge nel proseguire, sempre più convinta che la pratica della Meditazione possa migliorare la qualità di vita di altre persone, come è successo a me.
“Lasciate il mondo migliore di come lo avete trovato” suggeriva Baden Powell ed io ci sto umilmente provando assumendomi la responsabilità di insegnare le tecniche di questo semplice, fondamentale e potente strumento capace di trasformare l’umanità accompagnandola verso il bello, il buono ed il vero.
Prof. ssa Elisa Beraldo