Detenuti, studenti ed istituzioni si confrontano sul G.A.P. (Gioco d’Azzardo Patologico)
Negli ultimi anni il gioco d’azzardo ha avuto enorme diffusione e si sono moltiplicati i casi in cui questo comportamento ha assunto carattere patologico causando dipendenza. Si tratta di un fenomeno trasversale e pervasivo che riguarda tutta la comunità, con particolare rischio per popolazione giovanile. Il gioco d’azzardo patologico è inoltre una “zona grigia” di contatto fra il mondo legale ed il mondo della criminalità organizzata e può esso stesso indurre a comportamenti antilegali.
Il carcere, quale istituzione preposta alla riabilitazione, si è fatto luogo di riflessione sul problema coinvolgendo il mondo della scuola attraverso una serie di incontri diretti fra studenti e detenuti, condotti da due operatrici del servizio dipendenze dell’ASST di Monza, L’I.P. Monica Cervini e la psicologa Irene Trobia.
Al termine di questo percorso si è svolto un evento coordinato dalla dott.ssa Anna Martinetti in cui sono stati illustrati i contenuti.
Davanti ad un pubblico di detenuti e studenti, sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private che si occupano della cura e del contrasto, nonché testimoni privilegiati del fenomeno con lo scopo favorire la conoscenza del gioco d’azzardo patologico e della rete dei servizi a cui tutti i cittadini possono rivolgersi in caso di bisogno.
Da il Giorno di Monza e Brianza del 22/11/2016
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