L’attivazione di percorsi interdisciplinari di didattica integrata in cui professori di discipline diverse, in collaborazione, attivino negli studenti la capacità di individuare e costruire le numerose interconnessioni tra le discipline. Questo tipo di progettazione didattica, attiva presso il Mosè Bianchi sulle classi quinte con il nome di “Il Filo Rosso”, permette agli insegnanti di mettere in luce in maniera esplicita i legami tra saperi anche quando non appaiono collegati tra loro.
Premessa al progetto e alla metodologia di lavoro di “Il Filo Rosso” è la convinzione che studiare le letterature, italiana, inglese, spagnola, francese e tedesca, significa ricostruire un tessuto, collegando tra loro testo a testo, autore ad autore. Significa imparare a riconoscere che gli autori dialogano tra loro per mezzo delle loro opere, cercando di dare risposte intorno ai grandi problemi posti dalla natura dell’uomo, dalla storia e dalle dottrine scientifiche, tenendo conto di quanto prima di loro è stato scritto, in una continua dialettica tra saperi diversi.
Il Filo rosso prevede quindi di entrare nell’universo culturale non per doverne percorrere tutte le vie, conoscere ordinatamente tutte le domande e tutte le risposte formulate nel tempo – l’aspirazione all’esaustività, peraltro destinata a non esser mai esaudita, porta alla mera ripetizione descrittiva, tipica di sistemi di insegnamento ormai passati – ma ha come priorità e finalità annodare gli innumerevoli fili che legano la storia la filosofia, l’arte e la scienza, attraverso la conoscenza degli snodi fondamentali.
Questa finalità interdisciplinare, sulla quale si basa il progetto denominato “Il Filo rosso”, si ricollega alle indicazioni nazionali che hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di attivare, attraverso lo studio e l’apprendimento scolastico, quelle capacità trasversali dello studente che vanno sotto il nome di “competenze”. Le competenze indicano “la comprovata capacità di usare conoscenze e abilità personali, sociali e metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia”. (D.M.139 del 22 agosto 2007)
prof.ssa Alessandra Piantoni con la collaborazione del prof. Enea Cattaneo