parlare del Sudtirolo
è, per me, motivo di gioia e d’intensa commozione. Da tempo, infatti,
considero questo “sito” alpino, la mia HEIMAT d’adozione. Nel luglio del
1983, mi recai, per la prima volta, in quella terra tra i monti. Fu amore a
prima vista, una sorta di empatia geografica, tanto che, dopo quel felicissimo
esordio, ritornai ripetutamente nelle agognate Selva di Valgardena e Castelrotto,
sempre più attratto dall’incomparabile bellezza dei rilievi dolomitici.
Ricordo
con struggente nostalgia le interminabili passeggiate, fisicamente faticose ma
terapeutiche per la mente provata dalle innaturali frequenze metropolitane. Oggi
come ieri, mi avvalgo di questi spazi inusitati che donano emozioni profonde e
sensazioni insolite, per ritagliarmi preziosi momenti di serenità e
d’introspezione.
Questa
mia proposta fotogiornalistica è duplice: da un lato, ripercorro la travagliata
storia sudtirolese, evidenziandone solo gli eventi e gli interpreti, a mio
avviso, più significativi. Dall’altro, mostro uno spaccato, peraltro non
esaustivo, di questa splendida terra, filtrato attraverso l’obiettivo della
mia NIKON. Vale a dire, l’Alto Adige visto con occhio di riguardo ma con
altrettanto disincanto, da Mario Radaelli.
BUONA
LETTURA E ……… BUONA
VISIONE!!!
Ringrazio
con particolare affetto le Famiglie COMPLOI (Hotel Cosmea, Ortisei), e SCHIEDER
– GOLLER (Hotel Rosslaufhof, Castelrotto) per l’accoglienza, la cortesia e
la professionalità mostrate nei confronti dei miei congiunti in occasione delle
vacanze estive ed invernali.
ARRIVEDERCI
A PRESTO!!!
Mario Radaelli
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