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In vista dell’entrata in vigore della moneta unica europea (Euro) che sostituirà definitivamente la lira a partire dal 1/7/2002 abbiamo svolto un’indagine demoscopica su un gruppo di 45 persone.
Il lavoro è stato impostato su due distinte fasce d’età:
La struttura del questionario è articolata su due fondamentali modalità di domande:
I dati raccolti sono stati successivamente da noi esaminati e commentati, in modo da fornire un quadro esauriente per quanto concerne le aspettative degli intervistati nei confronti dell’Euro.
Questionario individuale/familiare
1. Hai capito cos’è l’Euro? SI NO
2. Sei in grado di calcolarne il valore? SI NO
3. Quando entrerà in vigore l’Euro? …………………………………………………….
4. Pensi che l’Euro ti cambierà la vita? SI NO
Nel campo del lavoro SI NO
Nel campo degli acquisti SI NO
Nel campo sociale SI NO
6. Se sì, descrivi cosa cambierà in questi diversi campi
……………………………………………………………………………………………
7. Quali sono le tue aspettative sull’Euro?
Ottimistiche
Neutrali
Pessimistiche
Motiva quest’ultima risposta in tre righe
……………………………………………………………………………………………
Dati intervistato:
Età………………………………………………………………………………………..
Lavoro o scuola ……………………………………………………………………………………
COMMENTO FINALE
In base ai dati raccolti nell’estate ’99 nel questionario rivolto alle famiglie relativo all’Euro, si può riscontrare che tutte le persone hanno capito che cos’è l’Euro e che entrerà in vigore nel 2002; la maggior parte di queste è anche in grado di calcolarne il valore. Con l’entrata in vigore della moneta unica più della metà degli intervistati pensa che la loro vita cambierà in modo significativo nel campo degli acquisti e del lavoro. Gli intervistati non si sbilanciano più di tanto nelle loro aspettative e quindi preferiscono rimanere neutrali.
Alla maggior parte di questi non interessa l’avvento della nuova moneta o si preoccupa del cambio tra lire ed Euro.
Dal punto di vista degli ottimisti sarà più facile viaggiare in Europa e la disoccupazione diminuirà, mentre per i pessimisti l’Italia sarà dipendente dagli altri paesi più forti dell’Unione Europea.
In conclusione si è riscontrato che le varie
campagne di informazione, sono state efficaci, ma le opinioni delle persone
rimangono contrastanti.