1. La prima Guerra Mondiale
Di Silvia Artesani
Lo scoppio della prima guerra mondiale del 1914-1918 è determinato da molteplici fattori: economici, politici, diplomatici e culturali.
Causa di conflitto è il primato britannico nella colonizzazione, che porta il malcontento fra le nazioni e in particolar modo in Germania.
Altre motivazioni sono il diffondersi di una concezione che vede nella guerra una fonte di ricchezza e l'espansione di un forte sentimento nazionalista. Inoltre, l'indebolimento dell'impero ottomano, la rivoluzione dei "giovani turchi" ed altri fattori conducono alle guerre balcaniche che determinano l'indebolimento austriaco e turco e l'emergere della Serbia.
Nei Balcani (a Sarajevo, in Serbia), si verifica, nel 1914, il fatto che scatena la "grande guerra": l'assassinio di Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria, ad opera di un nazionalista serbo.
Ciò innesca un inarrestabile processo a catena destinato a diventare una guerra di trincea, che in poco tempo vede fronteggiarsi le "potenze centrali" (Germania e Austria) e la "triplice intesa" (Francia, Gran Bretagna, Russia).
Estranea alla guerra, almeno per il primo anno, è l'Italia che, nel maggio del 1915, si schiera con i Paesi dell'Intesa, sperando di ottenere vantaggi territoriali dalla sconfitta austriaca. Il governo italiano era legato da un trattato a Germania ed Austria, ma esso aveva carattere difensivo: l'Austria era, invece, l'attaccante.
All'interno delle città italiane, dopo l'inizio della guerra, si contrappongono due correnti: i neutralisti (principalmente socialisti, cattolici e liberali giolittiani) e gli interventisti, capeggiati dai nazionalisti dannunziani.
Questi ultimi, organizzando manifestazioni di massa, con l'appoggio del re, del governo e dei maggiori gruppi economici, ottengono infine l'ingresso dell'Italia in guerra, a fianco dell'Intesa.
Con il patto di Londra dell'aprile del 1915, il governo italiano si assicura compensi territoriali e convince il parlamento a votare a favore della guerra.
Il lungo conflitto, anche a causa delle nuove tecnologie militari, costa milioni e milioni di morti.
Nel 1917 si verificano due fatti rilevanti: la caduta dello zarismo in Russia con la rivoluzione bolscevica e la disfatta italiana sul Carso.
Dopo anni di guerra, contrassegnati dal crescente diffondersi del pacifismo in tutte le popolazioni, si verifica un evento decisivo (1917) : gli Stati Uniti entrano in guerra a fianco dell'Intesa, contribuendo alla sua vittoria nonostante la Russia abbandoni il conflitto.
Nel novembre del 1918, la resa di Austria e Germania segna la conclusione della sanguinosa prima Guerra mondiale. In seguito alle difficoltà incontrate sul terreno militare, l'Italia non otterrà, nei trattati di pace, i territori balcanici cui aspirava.