Si definisce arte topiaria l’arte di modellare, in forme geometriche o antropomorfe, le chiome degli alberi.
Il termine deriva dalla figura classica del TOPIARUS, ovvero il giardiniere “costruttore di luoghi e paesaggi, attraverso l’utilizzo di tecniche di potatura che plasmano la materia vegetale secondo volumi geometrici o immagini figurative.
I topiari oltre che esperti nell’arte suddetta, vantavano anche profonde conoscenze tecnico-estetiche relative alla costruzione e la manutenzione del giardino formale.
Fu Marco Tullio Cicerone, nel 54 a.c. , ad usare per primo il termine “topiarus”.
E’ però solamente in epoca moderna che è nata l’espressione “arte topiaria” (chiamata in latino Nemora Tonsilia), una tecnica di giardinaggio di origini Ellenistiche, già descritta da Plinio il Vecchio nel I secolo d.c. e oggi tornata di gran moda.
Con forbici, cesoie, esperti giardinieri conferiscono a piante ed arbusti le forme volute: da quelle geometriche semplici, come sfere, piramidi e coni, ad altre più complesse, vere e proprie sculture
vegetali quali archi, figure Zoomorfe (che rappresentano animali) e figure Antropomorfe (che hanno forme umane).
Tra le piante che meglio si prestano ad essere modellate ricordiamo il tasso, il bosso, l’alloro, il ligustro, il mirto, l’agrifoglio e il cipresso.